La morte al cancello - petri4 by Gianni Simoni

La morte al cancello - petri4 by Gianni Simoni

autore:Gianni Simoni
La lingua: ita
Format: azw3, mobi
Tags: Fiction, Mystery & Detective, General
ISBN: 9788850240449
editore: Tea
pubblicato: 2015-08-14T22:00:00+00:00


Rincasò intorno alle undici, mezz’ora prima di Anna. «Tutto bene con la corale?» le chiese appena entrata.

«Benissimo», rispose Anna. «Qualcuno mi ha chiesto di te, ma in complesso non credo che si sia sentita la tua mancanza. »

«Non lo mettevo in dubbio. Per quanto mi riguarda…»

«Come hai passato la serata me lo racconti domani, Carlo. Adesso, ho solo voglia di farmi un bagno caldo e di cacciarmi a letto.»

«E, quindi, non hai voglia di leggerti alcune lettere… Volevo sentire la tua opinione.»

«Questa sera, no, sono troppo stanca e potrei anche farmi delle opinioni sbagliate. Me le leggo con calma domani mattina, lasciale qui sul tavolo. Ma di che lettere si tratta?»

«Le lettere amorose che Antonella Puglisi aveva ricevuto da due soggetti diversi.»

«Ah…» fece Anna. «Quasi quasi… Ma no, è meglio che lo faccia domani. Non è che cambi molto, no? Magari poi ne parliamo con calma a pranzo.»

«D’accordo», rispose lui. «Se mi lasci un momento il bagno libero, ti precedo a letto.»

«Non ti sarai offeso?» chiese Anna.

«Figurati…» rispose Petri e si avviò verso il bagno.

Non aveva sonno e si mise a leggere. Spense la luce quando la sentì arrivare, dopo tre quarti d’ora.

«Sei ancora sveglio, Carlo?»

Era sveglissimo, ma preferì non rispondere. «Ma dài che sei sveglio… Ho letto le lettere.»

«E allora?» chiese lui, riaccendendo la luce del comodino.

«Iniziamo da quelle più facili, quelle a firma Andrea: sono cinque o sei in tutto, e qui è chiaro che chi scrive cerca in tutti i modi di far breccia sulla Puglisi. Le risposte della Puglisi, se mai gli ha risposto, ovviamente non le abbiamo. Ma appare chiaro che quello ci prova, insiste, anche se in modo molto maldestro, direi, e tra l’altro con una caduta davvero imperdonabile. Guarda, mi sono trascritta il passo: “… eppure quella volta, anche se eri un po’ brilla, la mia impressione è che non ti fosse dispiaciuto…” Maldestro e imperdonabile, dicevo. Niente di peggio che ricordare a una donna, che probabilmente se lo vuole dimenticare, un fugace rapporto avvenuto in circostanze del tutto particolari. Quello è un cialtrone e si è dato la zappa sui piedi. Proprio uno che non ci sa fare. Ma tutto questo credo che l’abbia rilevato anche tu, almeno mi auguro.»

«Certo, per chi mi hai preso? Per un altro cialtrone?»

«Non inquietarti, Carlo, lo so che tipo di uomo sei. Passiamo alle altre, quelle di Francesco. Un particolare che ho subito rilevato è che si interrompono circa tre mesi fa. Da quel momento in poi, silenzio. E, se lettere ci sono state, sono state solo della Puglisi e non viceversa.»

«Brava, Anna, le date precise mi erano sfuggite, non ci avevo fatto molto caso. Ma qual è la tua impressione su queste lettere d’amore?»

Anna non aveva mezze misure. «Apparentemente lettere d’amore, ma lettere dalle quali trasuda ipocrisia e falsità. Solo una donna accecata dalla passione, e anche piuttosto ingenua, non poteva non rendersene conto. Quello è un cialtrone peggio del primo, uno che aveva i suoi motivi per tenersela legata e poi magari mollarla. Cosa che troverebbe una conferma nel silenzio degli ultimi mesi.



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